FAQ smagliature/cicatrici
Le smagliature sono striature della pelle provocate da una lacerazione delle fibre elastiche del derma. Tali lacerazioni si manifestano inizialmente con il caratteristico colore rosso violaceo, indice di un processo infiammatorio che porterà nel corso dei mesi alla formazione di un tessuto fibroso cicatriziale, privo di vasi sanguigni e della capacità di abbronzarsi come il resto della pelle.
Queste righe, per quanto esaustive, non possono prescindere dalla valutazione individuale, necessaria per stabilire il corretto piano terapeutico e i conseguenti margini di risultato. In linea generale sia le striature più recenti (rosse) che quelle più datate (bianche) riescono ad ottenere significativi miglioramenti in termini di dimensioni, spessore e colorito, tali da rendere la percezione dell’inestetismo nel suo insieme estremamente meno evidente. La smagliatura a tutti gli effetti è una cicatrice, pertanto un tessuto fibroso di riparazione, non vascolarizzato e privo di melanociti. L’obiettivo che ci si pone è sostituire gradualmente il tessuto fibroso della smagliatura con tessuto nuovo attraverso una rigenerazione delle fibre collagene ed elastiche del derma. Il danno termico, controllato e selettivo dei Laser permette questa sostituzione, creando un effetto riempitivo degli avvallamenti e un ammorbidimento dei tessuti grazie all’apporto delle nuove fibre. In moltissimi casi la smagliatura può svanire completamente; in altri casi, oggettivamente più compromessi, i margini di risultato possono essere più contenuti. In tutti i casi però il miglioramento del tessuto smagliato in termini di dimensioni, spessore e colorito sarà oggettivo e l’unica variabile per l’ottenimento di un risultato gratificante sarà il numero di sedute.
Una delle consuetudini più in voga in questi anni è la creazione di neologismi da associare ai trattamenti per renderli indubbiamente più appetibili e intriganti. Con le stesse modalità, un determinato trattamento viene spesso proposto promuovendo il Laser X con la lunghezza d’onda Y come la miglior apparecchiatura esistente per la risoluzione del tal inestetismo. In questi frangenti il mercato sembra dettar legge e non è mai facile orientarsi. Partendo da questo presupposto riteniamo sia sbagliato attribuire il risultato o l’eventuale insuccesso nella rimozione di un inestetismo alla sola singola apparecchiatura. Per poter intervenire sulle smagliature spesso capita di utilizzare diversi Laser, pulsati e frazionali con lunghezze d’onda variabili, associandoli a tecniche a RadioFrequenza. Come sempre dietro l’apparecchiatura c’è un professionista consapevole delle potenzialità e dei limiti della singola apparecchiatura. Il grande vantaggio in queste situazioni sta’ nel poter disporre del maggior numero di Laser con il maggior numero di lunghezze d’onda possibili e dei professionisti che conoscano perfettamente gli ambiti di intervento di ciascun Laser per l’ottenimento del miglior risultato possibile.
Il costo varia in base all’estensione dell’area da trattare e verrà valutato al momento della prima visita contestualmente alla definizione del numero di sedute.
Il numero di sedute viene pianificato al momento della prima visita. In linea generale un numero di seduto congruo all’ottenimento di un risultato gratificante può variare dai 4/5 trattamenti per i casi meno complicati sino a qualche seduta in più per le situazioni più gravose. Ogni seduta interviene migliorando di volta in volta la zona trattata. Pertanto può essere utile, una volta concluso il ciclo di trattamenti preventivato, una rivalutazione a distanza di qualche mese per eventuali ritocchi migliorativi.
Le smagliature di color rosso sono le più recenti e il loro colorito indica un processo di infiammazione legato al tentativo da parte del nostro organismo di riparare un danno. I protocolli rispetto questo tipo di smagliature mirano alla stimolazione del derma a produrre nuove fibre collagene ed elastiche e alla creazione di quell’effetto riempitivo necessario per ottenere l’uniformità dello spessore cutaneo. Le smagliature di color bianco sono più datate e indicano una riparazione già avvenuta del tessuto smagliato ad opera di un tessuto fibroso, tipico delle cicatrici. In questi casi il protocolli prevedono di sostituire gradualmente il tessuto fibroso con un tessuto sano, quindi più elastico, più vascolarizzato e tendenzialmente in grado di ripigmentarsi nuovamente.
La durata dipende dall’estensione dell’area da trattare. Da una trentina di minuti per piccole aree, sino a trattamenti più lunghi come cosce, glutei e addome, per i quali i tempi variano da 45 minuti a 1 ora e mezza.
I trattamenti hanno una cadenza che varia dalle tre alle quattro settimane, permettendo in tal modo alla pelle di portare a termine i processi rigenerativi.
Come per tutti i trattamenti Laser, le variabili rispetto alla percezione di dolore/fastidio durante i trattamenti riguardano: la zona trattata (più o meno sensibile), il protocollo adottato (più o meno intenso in base alla gravità della situazione), l’emotività del singolo paziente (presente prevalentemente la prima seduta a causa della non piena conoscenza della procedura). I protocolli adottati hanno la priorità di rendere il trattamento confortevole e mai invasivo, senza l’utilizzo di farmaci e senza sedazione, permettendo al paziente un immediato ritorno al sociale.
Tutti i laser utilizzabili ai fini del trattamento sono definiti “non ablativi”, non comportando alcuna soluzione di continuità della pelle. L’accorgimento necessario in seguito ai trattamenti è quello di evitare l’esposizione solare o a lampade UV ai fini dell’abbronzatura.
Immediatamente dopo il trattamento la zona può apparire arrossata lungo il decorso delle smagliature e nelle zone limitrofe. Nelle stesse zone durante le ore successive può comparire un leggero edema. Nei giorni successivi potranno comparire delle crosticine che tenderanno ad esfoliarsi nel corso di 7/10 giorni.
In seguito ai trattamenti la pelle rimarrà integra, pertanto non si renderanno necessari medicazioni particolari o l’utilizzo di farmaci. Se si manifestano crosticine nei giorni successivi al trattamento è utile cercare di ammorbidirle con una crema nutriente al fine di velocizzare i tempi di esfoliazione.
Non vi sono controindicazione assolute sia per l’attività fisica che per la piscina.
Motivazioni pratiche e di buon senso vietano trattamenti di questo tipo durante la gravidanza.
Ovviamente si! L’accortezza in questo caso è quella di non usare saponi o spugne. Il giorno successivo al trattamento lavare la zona con acqua fredda senza strofinare. Per l’asciugatura utilizzare un asciugamano morbido tamponando la zona senza strofinare. Dopo circa una settimana è possibile lavare la zona con saponi neutri a basso grado di tensioattività che andranno mantenuti nel tempo per evitare l’eccessivo impoverimento del film idrolipidico che funge da barriera naturale alla nostra pelle.